Un recente sondaggio tra oltre 200 leader del settore tecnologico e dei dati nell’industria assicurativa ha rivelato che, mentre il 90% ha allocato budget per l’intelligenza artificiale generativa (GenAI) entro il 2025, solo il 10% si sente completamente pronto a conformarsi alle normative attuali e future. Circa il 62% degli intervistati ritiene di essere almeno “moderatamente pronto” per la conformità, ma le preoccupazioni riguardo alla privacy dei dati e all’etica rimangono significative. Inoltre, molti assicuratori stanno facendo affidamento su dati sintetici per mitigare una “carestia di dati” che ostacola lo sviluppo di modelli AI accurati. Questo mette in evidenza un divario tra l’investimento in GenAI e la prontezza nell’affrontare le sfide normative ed etiche.